
Vestiti greci: l’abbigliamento nell’antica Grecia
L’abbigliamento in voga nell’Antica Grecia era essenziale, semplice ed elegante.
Questa civiltà, la cui storia ed i cui costumi ancora oggi non mancano di destare curiosità ed ammirazione, ha qualcosa da insegnarci anche nell’ambito della moda: molti accessori ed accorgimenti utilizzati anche in ere più recenti infatti sono stati mutuati proprio da quest’epoca.
Tunica greca
Gli uomini, al pari delle donne, vestivano indossando dei grandi rettangoli di stoffa drappeggiati ad arte sul corpo. In genere i maschietti andavano in giro sfoggiando il loro bel chitone, ossia una lunga tunica considerata abito nazionale. Esso era fermato in vita da una cintura molto stretta che, dal V secolo in poi, venne utilizzata per ragioni pratiche ed estetiche sempre più frequentemente.
Tuttavia la moda all’epoca serviva anche a sottolineare le differenze tra le classi sociali di appartenenza (alla faccia della democrazia insomma). Gli schiavi, ad esempio, fissavano il lungo telo rettangolare di stoffa di cui sopra soltanto su una spalla, le persone libere invece fissavano il vestito su entrambi gli omeri. Per potersi meglio muovere poi né i bambini né tanto meno i soldati indossavano cinture.
Oltre alla tunica bisognava indossare l’himation, un mantello fissato secondo il proprio gusto personale su una o due spalle ed in voga tanto tra gli uomini quanto tra le donne. Se però si faceva parte dell’esercito il lungo mantello sicuramente non era indicato per combattere: meglio allora utilizzare la clamide (no, non si tratta di una brutta infezione ma ancora una volta di una cappa dalle dimensioni ridotte).
Il vestiario femminile
L’abbigliamento femminile, l’abbiamo detto poco prima, non era poi tanto diverso da quello maschile. Anche in questo caso tessuti e piccoli particolari ribadivano il concetto di appartenenza ad una data classe sociale.
La lunga tunica abitualmente utilizzata dalle donne dei ceti più elevati era di solito arricchita da spacchi laterali e strascichi. Per quanto riguarda il seno invece si rivelava necessario sorreggerlo grazie all’impiego di un grosso pezzo di stoffa che veniva sistemato ad arte sotto la tunica. In ultimo le donzelle utilizzavano spesso anche una graziosa giacca smanicata, molto corta, utile a sottolineare le forme femminili.
Non di rado le fanciulle vestivano anche il peplo, vero e proprio abito nazionale, costituito da un telone in lana che, opportunamente avvolto e drappeggiato, finiva per somigliare ad una tunica da fermare rigorosamente in vita grazie ad una cintura che, ancora una volta, valorizzava le forme femminili.
I colori dei vestiti? Principalmente il bianco ed il giallo, ma, soprattutto le più ricche, potevano sfoggiare anche il turchese o il rosso.
Accessori
I Greci indossavano spesso anche dei copricapi. Essi avevano la funzione di proteggere la testa dai raggi del sole e, non a caso, erano spesso di forma conica. Quelli dei ricchi erano confezionati in pelle di volpe, quelli dei comuni mortali in feltro.
Le calzature erano dette pedilon e somigliavano a sandali in cuoio legati alla caviglia o alla gamba da apposite fasce.

Tattoo elettrocardiogramma: cosa significa

Come vestivano gli egiziani nell'antico Egitto
Potrebbe anche piacerti

Ragas, il gonnellino sardo da uomo
15 Febbraio 2020
Come e quando è nato il cappello: storia di un accessorio sempre in voga
16 Febbraio 2023